##Roma, aggressione per maglia Lazio: partite vietate a 13 ultras

La violenza nei confronti di un gruppo di svedesi al derby 2016

APR 27, 2017 -

Roma, 27 apr. (askanews) – Sono tredici gli ultrà romanisti sottoposti stamattina a misura cautelare dagli agenti della Digos della polizia di Roma. Alla base dei provvedimenti, eseguiti su disposizione del Tribunale di Roma, c’è l’aggressione consumata, da un gruppo di circa venti ultras giallorossi, a poche ore dal derby capitolino del 3 aprile 2016, ai danni di alcuni turisti svedesi che stavano cenando in un pub di via Palestro. L’azione, che colse le vittime alle spalle, impedendo loro ogni difesa, venne preceduta da ripetuti sopralluoghi che il gruppo organizzò per studiare le modalità dell’attacco.

A scatenare la violenza gratuita sarebbe stata una maglia della Lazio che uno dei turisti svedesi indossava durante la cena. Lo straniero venne colpito da un fendente al gluteo con una prognosi di dieci giorni, oltre ad essere stato colpito alla testa con un casco. La violenza degli ultras sfociò anche nel danneggiamento delle suppellettili del pub e di alcuni veicoli che si trovavano in sosta nelle vicinanze. Ad essere aggredito a calci e pugni anche un passante che documentò, con il proprio cellulare, quanto stava accadendo.

I destinatari delle misure sono tutti riconducibili al gruppo “Roma”, protagonista dello sciopero del tifo contro le barriere istallate all’interno delle curve dello stadio Olimpico. Tra loro anche dei pregiudicati e già sottoposti a Daspo.

Alcuni dei componenti del gruppo di aggressori è già stato coinvolto nell’indagine relativa al rinvenimento di numerose bottiglie molotov all’interno di un’auto ritrovata a ridosso del bar River durante il derby dell’11 gennaio 2015. Gli stessi si erano anche distinti nella conduzione di un corteo non preavvisato svoltosi a Testaccio proprio in concomitanza con il derby del 3 aprile 2016, per il quale proprio la Digos aveva fatto scattare la denuncia per i promotori e le sanzioni amministrative per il blocco stradale. La conclusione delle indagini per risalire all’identità dei componenti del branco, coordinate dal sostituto procuratore Eugenio Albamonte, è stata pienamente condivisa dal Tribunale di Roma che ha emesso nei confronti dei tredici responsabili altrettanti provvedimenti cautelari che impediranno ai predetti di assistere agli incontri che la loro squadra disputerà sia nella capitale, sia fuori casa, compresi gli incontri all’estero in occasione degli eventi sportivi internazionali. I 13 ultras, peraltro, non potranno allontanarsi dal Comune di Roma senza autorizzazione del magistrato, pena l’arresto.

Le contestuali perquisizioni eseguite nella mattinata hanno peraltro consentito di sequestrare, a carico di alcuni degli indagati, un coltello a serramanico di 19 centimetri e materiale esplodente di VI categoria.