Lazio, Visini: la persona al centro del sistema del welfare

Tema della povertà è quello che ci attanaglia di più

APR 27, 2017 -

Roma, 27 apr. (askanews) – “I punti chiave sono quelli richiamati dalla legge regionale che è andata a recepire finalmente la 328 nazionale: il porre al centro del sistema del welfare la persona, in quanto tale, inserita nel nucleo familiare, inserita in una comunità. L’ambito di cui ci occupiamo è quello delle persone più fragili: non solo economicamente e fisicamente, ma anche socialmente”. Parole dell’assessore alle politiche sociali del Lazio, Rita Visini, in occasione della presentazione del nuovo Piano Sociale regionale.

“Abbiamo di fronte un soggetto, persona, famiglia e comunità, che sono portatori di bisogni integrati: chi è povero dal punto di vista economico può vivere anche una fragilità fisica, e noi a questi bisogni siamo chiamati a dare una risposta che sia altrettanto integrata. La presa in carico della persona significa questo, non farla sentire esclusa” ha detto. “Oggi il tema della povertà è quello che ci attanaglia di più. Nel Lazio – ha ricordato – abbiamo ancora una percentuale molto alta a rischio povertà: l’anno scorso eravamo al 30 per cento, quest’anno siamo agli stessi livelli. Dobbiamo perciò fare in modo di assicurare diritti e servizi a tutti in maniera più omogenea possibile su tutto il territorio. Prima non era così: questa era una regione a macchia di leopardo, c’erano Comuni dove i cittadini che avevano bisogno avevano la possibilità di ricevere assistenza domiciliare, altri Comuni no. C’era un fondo di milioni di euro non speso da diversi distretti. Oggi questo non deve più accadere: non spendere soldi del sociale nei distretti significa negare diritti fondamentali alla persona, alle famiglie, alla comunità stessa” ha concluso.