Tecnologia utile a contrastare frodi e corruzione

I risultati della nuova Global Fraud Survey di EY

APR 21, 2017 -

Roma, 21 apr. (askanews) – L’utilizzo della tecnologia potrebbe costituire lo strumento maggiormente efficace per prevenire o contrastare comportamenti non etici, attraverso un appropriato monitoraggio dei dati dei dipendenti nella prevenzione aziendale delle minacce provenienti dall’interno.

A dirlo è la maggioranza degli intervistati (75%) che hanno contribuito alla redazione della nuova Global Fraud Survey di EY, realizzata mediante domande poste a 4.100 dipendenti (da impiegati fino a top manager) di 41 Paesi in Europa, India, Africa e Medio Oriente (‘Emeia’). Parimenti, spiega una nota, gli stessi intervistati (l’89%) ritengono che il controllo di dati, come, ad esempio, profili di messaggistica istantanea, costituirebbe una violazione della privacy.

Quando è stato loro domandato se fossero a favore di una raccolta ed analisi costante delle informazioni estratte da loro caselle di posta, telefoni, sistemi di sicurezza o registri pubblici, gli intervistati dell’Europa dell’Ovest (42%) e dell’Est (49%) sono risultati meno favorevoli rispetto a quelli di India (87%) ed Africa (80%).

Per Fabrizio Santaloia, national leader EY per il Fraud Investigation & Dispute Services (Fids), “il tema posto dagli intervistati è sicuramente concreto, ma rimane complesso intercettare un comportamento anomalo senza raccogliere e analizzare dati provenienti da molteplici fonti sia interne che esterne all’azienda. Nel rispetto della normativa vigente, oggi le tecnologie forniscono un grande aiuto, in quanto ci consentono di implementare i cosiddetti ‘Cruscotti di controllo automatici’, in grado di aiutare l’azienda ad aumentare l’efficacia dell’azione di contrasto verso comportamenti non etici, ottimizzando, allo stesso tempo, i costi collegati di compliance e audit”.

(Fonte: Cyber Affairs)