Rumeno ucciso a Latina per donna contesa, pena ridotta in appello

In primo grado giudici avevano comminato l'ergastolo

APR 21, 2017 -

Roma, 21 apr. (askanews) – Ancora una condanna per la morte di Nicolas Adrian Giuroiu, l’immigrato di origine rumena ucciso a Latina nel marzo 2014. Oggi i giudici della III corte d’assise d’appello di Roma hanno condannato, per l’accusa di omicidio volontario aggravato, alla pena di 24 anni e tre mesi di reclusione il giovane Manuel Ranieri.

Nei confronti dell’imputato c’è stata una riduzione. I primo grado c’era stata una condanna all’ergastolo, ma ora sono state concesse le attenuanti generiche equivalenti all’aggravante dei futili motivi contestata. Per la stessa vicenda della morte di Giuroiu sono stati condannati altri due ragazzi: tra cui il fratello di Manuel (che ha avuto dal tribunale per i minori 8 anni) e Ionut Adrian Ginga (che ha preso 18 anni).

Secondo l’accusa il movente del delitto è legato alla contesa di una donna. In base a quel che fu registrato all’epoca dalle cronache l’8 marzo 2014, intorno alle 16.30, la sala operativa della Questura di Latina ricevette la segnalazione di un urto violento tra due autovetture nella zona di Borgo Sabotino, con successiva esplosione di arma da fuoco da parte del conducente di una utilitaria in direzione dell’uomo a bordo di una altra automobile.

Giuroiu, che aveva 28 anni, fu estratto dall’auto e condotto con forza nell’altra. Il suo corpo senza vita venne ritrovato, una settimana dopo, in una cisterna per la raccolta dei liquami, all’interno di un’azienda agricola di Olmobello, a Cisterna. Ginga, anche lui romeno, confessò, tratteggiando una storia di prostituzione e di donne.