Caserta, tenta di truffare un anziano. La polizia lo arresta

Già condannato a due anni di reclusione, era ricercato

APR 15, 2017 -

Roma, 15 apr. (askanews) – La Polizia di Caserta ha arrestato un uomo, classe ’60, di origini napoletane, responsabile di un tentativo di truffa ai danni di un anziano. Nel pomeriggio di ieri, gli operatori della Squadra Volante della Questura di Caserta sono intervenuti nel centro di San Nicola la Strada, dove era stato segnalato un tentativo di truffa ai danni di una persona anziana, fermando l’uomo prima che riuscisse a dileguarsi.

La vittima del truffatore, un anziano nato nel 1928, che al momento dei fatti si trovava da solo in casa, era stato contattato telefonicamente da parte di un fantomatico avvocato. Questi aveva riferito che sua figlia aveva avuto un piccolo incidente stradale, che stava bene, ma che al momento si trovava in ufficio di polizia e che, siccome l’assicurazione della sua autovettura, coinvolta nell’incidente, era scaduta, si doveva provvedere al pagamento immediato per il dissequestro e per il risarcimento di una parte dei danni da lei causati. Dopo aver ascoltato il racconto, l’anziano riferiva di essere momentaneamente da solo e di non avere soldi in casa; l’interlocutore si offriva dunque di inviare una sua persona di fiducia per aiutarlo a cercare in casa soldi o oggetti di valore. Subito dopo, infatti, si presentava a casa sua il truffatore che l’anziano faceva entrare nell’abitazione. Fortunatamente, nel frattempo giungeva una sua vicina di casa, insospettita dagli strani rumori provenienti dall’abitazione, alla vista della quale il truffatore usciva dalla casa e si dava a precipitosa fuga lungo le scale e poi in strada; fuga che finiva grazie all’arrivo delle Volanti.

Fermato dagli agenti, l’uomo veniva condotto in Questura e sottoposto a rilievi foto dattiloscopici presso gli uffici della Polizia Scientifica. Dagli accertamenti condotti si appuravano i numerosi precedenti penali e di polizia (anche specifici per il reato di truffa) e, soprattutto, che l’uomo era ricercato per essere sottoposto ad un “ordine di esecuzione per la carcerazione” emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di La Spezia, che lo aveva condannato a due anni di reclusione.