Madia: apriremo istruttoria per monitorare utilizzo part time

Ministro per Semplificazione ha incontrato Fondazione Inarcassa

APR 12, 2017 -

Roma, 12 apr. (askanews) – “Apriremo un’istruttoria a stretto giro per monitorare le problematiche in merito all’utilizzo del part-time nella pubblica amministrazione e per valutare eventuali interventi conseguenti”. Marianna Madia, ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, ha annunciato l’iniziativa questa mattina nel corso di un tavolo di lavoro con la Fondazione Inarcassa, organizzato da Consenso business unit di Hdrà, gruppo di comunicazione integrata. “È ingiusto nei confronti di tutti i colleghi che svolgono la sola libera professione che un pubblico dipendente, che già gode di tutte le garanzie giustamente destinate al lavoro subordinato, possa oggi svolgere altri lavori oltre a quello per il quale è stato assunto”, ha dichiarato Andrea Tomasi, presidente della Fondazione Inarcassa, “E’ ingiusto e inaccettabile consentire ad alcuni di avere due o più lavori oggi che molti di lavoro non ne hanno. Crediamo vada difeso il concetto di una testa, un lavoro. C’è poi da considerare che il secondo lavoro viene spesso svolto a discapito di quello principale e in pesanti situazioni di conflitto d’interesse, spesso malamente mascherate”.

“Negli ultimi dieci anni – ha chiarito Giuseppe Santoro, presidente di Inarcassa, Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti che rappresenta oltre 165 mila professionisti – c’è stata una costante riduzione di domanda di architettura e di ingegneria in presenza, di contro, ad un altrettanto costante incremento di offerta professionale, tanto che in vent’anni gli architetti e gli ingegneri liberi professionisti italiani sono triplicati, da 55.000 a 165.000 unità. Tutto questo ha causato una significativa riduzione dei redditi”.

“Porre rimedio allo stato di estrema debolezza che coinvolge tutta la categoria – ha spiegato Tomasi nell’incontro con il ministro – è il principale compito della Fondazione. Riteniamo poi corretto il principio secondo il quale, al dipendente della pubblica amministrazione, non deve essere affidato nessun incarico che vada in conflitto di interesse con l’amministrazione stessa. Ma come può non esserci conflitto di interesse, laddove venga svolto un incarico professionale, controllato da altri dipendenti pubblici che un giorno potrebbero trovarsi a posizioni invertite? E ancora. Come può sentirsi tutelato un libero professionista che si trova a competere con chi, al pomeriggio è un concorrente e al mattino è un tecnico istruttore? Torniamo a chiedere quindi il rispetto del divieto al doppio lavoro libero professionale per tutti coloro che risultino dipendenti della pubblica amministrazione, siano essi full time o part-time. Lo chiediamo per il futuro degli architetti e degli ingegneri liberi professionisti, così come per il futuro di tutti i cittadini che vogliono essere parte importante e protagonista, dell’Italia di domani. Tra i più importanti temi c’è poi quello della reale semplificazione delle procedure amministrative, visto che, nonostante se ne parli da decenni, per ora ha significato solo un trasferimento di oneri e responsabilità dal pubblico al privato”. “Stiamo facendo molto, ma sono processo lunghi che vanno monitorati costantemente”, ha spiegato il ministro Madia. “Potremo definire un percorso che preveda una verifica periodica di tutti i provvedimenti in cantiere”.