Mafia Capitale, pm: Carminati è uno che faceva recupero crediti

"Roma non potrà mai avere un unica organizzazione criminale"

APR 11, 2017 -

Roma, 11 apr. (askanews) – “Massimo Carminati definisce nelle intercettazioni i suoi legami con Franco Giuseppucci e la banda della Magliana. Carminati ha un passato che si intreccia con la storia delle eversione di destra. La matrice originaria è dunque quella”. Lo ha spiegato il pm Cascini nel corso dell’udienza su “Mafia Capitale”, sottolineando là particolarità della criminalità romana: Carminati è uno che ha sempre fatto il “recupero crediti con metodi violenti, è questa una della principali attività di Carminati”.

Quindi si ha a che fare con “una nuova mafia che non è nuova”. Dove è nuova “perché scoperta adesso ma esiste da tempo e per questo ha quel capitale originario accumulato sul quale può contare”. Insomma l’organizzazione che è stata definita ‘mafia Capitale’ ha questa caratteristica: “nasce da una matrice criminale classica, ma con la particolarità tutta romana, in cui esponenti delle eversione nera erano rivoluzionari, armati, rapinatori, assassini e amici in stretto legame con i trafficanti di droga e assassini della banda della Magliana. Altro che rivoluzionari”.

Perciò il “ruolo nobile del criminale che non si sporca con la droga fa a pugni con il ruolo che Carminati ha coperto negli anni. Roma non potrà mai avere un unica organizzazione criminale che la comanda. Non ci sarà mai un capo della criminalità romana. Da decenni patto di convivenza tra organizzazioni autoctone e organizzazioni provenienti da territori tradizionali”. E poi va ricordato che gli uomini forti delle organizzazioni criminali hanno fatto da garanti e evitato la guerra tra bande. “Carminati, Michele Senese e Carmine Fasciani. Questo spiega la forza criminale di persone come Carminati. Da organizzazione criminale dedita a estorsione a organizzazione che si occupa del controllo di attività economiche, appalti e commesse pubbliche”.

“Si parte dei pollici spezzati dietro al benzinaio e arriva al sindaco della città corrotto da Buzzi e Carminati. Solo vedendola nel complesso questa vicenda riusciamo a coglierne la mafiosità”.