Festival Giornalismo, chiude la cronista turca Temelkuran

Licenziata perché aveva denunciato il massacro di bimbi curdi tra Turchia e Iraq

APR 9, 2017 -

Roma, 9 apr. (askanews) – Ultimo giorno oggi a Perugia dell’undicesima edizione del Festival del Giornalismo. In programma, oltre trenta eventi tra panel discussion, libri, incontri, workshop, teatro e presentazioni. Ospite del Festival la giornalista e scrittrice Ece Temelkuran, licenziata nel 2012 dal quotidiano turco Milliyet per aver riportato il massacro che ha lasciato dozzine di cadaveri di bambini curdi al confine tra Turchia e Iraq. Intervistata da Marta Ottaviani de La Stampa, la Temelkuran racconterà come la post verità abbia preso il posto della realtà sulla scena politica turca, a partire da 15 anni fa. Una testimonianza su come la Turchia sia cambiata anche nel modo di veicolare il messaggio politico e quando ci si sia accorti che il processo era ormai irreversibile. Sarà poi ricordato il talento e il coraggio del fotogiornalista Andy Rocchelli, ucciso dai mortai nei pressi di Sloviansk durante un lungo bombardamento mirato, mentre stava lavorando per documentare la situazione dei civili intrappolati nel conflitto russo-ucraino. I suoi lavori avevano fatto il giro del mondo; a quasi tre anni da quell’agguato, si farà il punto sulle indagini.

Dal Tora! Tora! a X-Factor passando per Sanremo, analisi della società dello spettacolo e sui messaggi nella tv generalista con Manuel Agnelli, leader e membro fondatore del gruppo Afterhour.

Il reportage narrativo può essere considerato il genere ibrido per eccellenza, una terra di confine in cui si incontrano letteratura e giornalismo e dove cadono le barriere tra fiction e non fiction. Tra romanzi, fumetti e inchieste online, le nuove frontiere del reportage narrativo contemporaneo saranno discusse da Leonardo Bianchi VICE Italia, Wu Ming 1 scrittore e Zerocalcare fumettista (ore 17.30 Sala dei Notari). Altri ospiti degli appuntamenti della giornata il direttore del TgLA7 Enrico Mentana, Giuseppe Cruciani La Zanzara Radio 24 e Giulia Innocenzi e Beppe Vessicchio con il suo primo libro, il saggio pop “La musica fa crescere i pomodori” che ripercorre la propria vita all’insegna della musica ed esplora il connubio tra armonia e natura.

Molti anche i panel di discussione: Media e Islam in Italia: tra disinformazione e nuovi orientalismi, con Laura Cappon RAI 3, Hind Lafram stilista, Marwa Mahmoud Centro Culturale Mondinsieme, Sabika Shah Povia giornalista freelance.

Il corpo del reato affronterà il caso di Stefano Cucchi, morto il 22 ottobre 2009 all’ospedale Sandro Pertini di Roma, mentre era in stato di arresto. Un calvario che riguarda ogni cittadino, perché pone al centro dell’attenzione temi come l’articolo 13 della Costituzione, che tutela la libertà personale, e l’assenza in Italia di una legge sulla tortura. Con Fabio Anselmo avvocato, Carlo Bonini La Repubblica Ilaria Cucchi fondatrice Stefano Cucchi Onlus, Vittorio Fineschi Università La Sapienza Roma, Giuliano Pisapia avvocato e politico. Ma si parlerà anche di Terremoto: come si racconta una emergenza, e di Disabilità e sport, la lezione di Rio 2016: le sfide dell’informazione, di biotestamento, suicidio assistito, eutanasia.

Perché in Italia la crisi bancaria è esplosa nelle proporzioni che vediamo senza che i giornali e la politica se ne siano accorti? Ne parleranno Fabio Innocenzi amministratore delegato UBS Italia, Giorgio Meletti il Fatto Quotidiano, Laura Serafini Il Sole 24 Ore, Luigi Zingales Università di Chicago, L’ultimo appuntamento del festival 2017 vede infine sul palco del Teatro Morlacchi di Perugia, La lingua misteriosa dei binari: i treni tra musica, letteratura, giornalismo. Beppe Severgnini a Perugia racconterà come i treni abbiano attraversato la musica, la letteratura, il giornalismo; protagonisti silenziosi, in corsa col loro carico prezioso: donne e uomini, idee e sogni.

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