Montagna, Costa: 20 mln per attività commerciali

Via libera della Conferenza Unificata al fondo integrativo

APR 6, 2017 -

Roma, 6 apr. (askanews) – “Una delle cause principali dello spopolamento delle zone di montagna è determinato dalla carenza o dalla assoluta mancanza di attività commerciali. Infatti, mantenere un piccolo negozio in aree montane è difficile, in quanto il bacino d’utenza è oggettivamente ridotto. Proprio per questo, abbiamo pensato di destinare le risorse del Fondo nazionale per i comuni montani per sostenere le attività commerciali dove siano carenti o assenti”.

Lo ha detto il Ministro per gli Affari regionali, con delega alla Montagna, Enrico Costa, al termine della Conferenza Unificata che oggi ha approvato il bando relativo al Fondo nazionale integrativo per i comuni montani. Il Fondo, per un importo complessivo di circa 20 milioni di euro (14.728.870 euro disponibili per il triennio 2014-2016 e 4.324.717 di euro per il 2017), è destinato ai comuni totalmente montani, in cui gli esercizi commerciali non siano presenti o siano carenti.

I comuni interessati potranno richiedere il finanziamento da destinare per le seguenti finalità: incentivazione agli esercizi commerciali per l’avvio, il mantenimento o l’ampliamento dell’offerta commerciale anche in forma di multiservizi (tra cui, acquisto di arredamento, realizzazione o partecipazione a siti di e-commerce, acquisto o noleggio di strumenti per la realizzazione di internet point);. servizi di consegna su ordinazione delle merci a domicilio; servizi di trasporto, ove mancanti o non sufficienti a rispondere alle esigenze della popolazione locale con particolare riferimento a quella residente nelle frazioni, per il raggiungimento delle sedi dei mercati nell’ambito dei territori montani.

“Si tratta di un intervento molto concreto – ha detto il ministro Costa – che produrrà effetti tangibili sulla quotidianità delle persone, garantendo servizi sia tradizionali che innovativi ai cittadini. Confidiamo che l’importanza della misura possa contribuire a invertire la tendenza allo spopolamento di vaste zone delle nostre montagne”.(Segue)