Carminati: “Sono un vecchio fascista degli anni ’70”

In collegamento dal carcere: "Senza di me sarebbe un processo ridicolo"

MAR 29, 2017 -

Roma, 29 mar. (askanews) – “Sono un vecchio fascista degli anni ’70, sono contento di essere così, di essere quello che sono”. Lo ha detto Massimo Carminati, in video conferenza dal carcere di Parma, all’inizio del suo intervento nel processo Mafia capitale.

Piena in ogni ordine di posto l’aula bunker di Rebibbia, dove l’esame dell’ex Nar è iniziato in ritardo per problemi di audio con il collegamento con Parma.

Riguardo ai pedinamenti e alle intercettazioni subite “a partire almeno dal 2011”, Carminati ha aggiunto: “Me ne sono accorto quasi subito. Ho un occhio solo ma ci vedo bene lo stesso”.

“Mi offendo quando mi dicono che sono dei servizi segreti”. “Conoscermi è stata una disgrazia, chi mi ha sfiorato negli anni è finito nei guai. Negli anni mi hanno accusato di tutte le nefandezze possibili. Dovete decidere se sono fantomas o se sono un cretino. Nel primo caso Minniti quando è venuto a testimoniare ha seguito i miei ordini, altrimenti io sono solo un cretino. Decidete voi”, ha detto.

“Se non ci fossi stato io, questo processo sarebbe stata una cosa ridicola. Questo processo l’ho fatto io”. “Sarà per via del mio ego ipertrofico che dico questo – ha aggiunto – il campo nomadi l’ho pagato io. Nel mondo di sopra sono tutti buffoni, non pagano. In quello di sotto invece si fa fronte agli impegni”.

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