Attività Internazionali: Piano per un’Emilia Romagna più forte

Dati positivi su esportazioni, turismo e stranieri in università

MAR 28, 2017 -

Bologna, 28 mar. (askanews) – “Integrare in un’unica visione le differenti attività in materia di relazioni internazionali realizzate dai vari settori dell’amministrazione regionale e delineare le principali linee strategiche che orientano l’insieme delle attività”. Questi i principali obiettivi del documento pluriennale 2017-2019 di indirizzi in materia di attività internazionale della Regione Emilia-Romagna, illustrato in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli.

I singoli territori adeguano strategie e strumentazioni per sfruttare al meglio le proprie potenzialità, attraendo risorse e competenze e accrescendo e rafforzando il proprio patrimonio distintivo. Nella relazione sono presenti le statistiche relative all’Emilia-Romagna. Nel 2016 le esportazioni hanno superato i 53 miliardi di euro (12,2 per cento in più rispetto al 2007), le importazioni si sono attestate a circa 32 miliardi (7 per cento in più rispetto al 2007). In aumento anche il numero di studenti europei nelle nostre università (il 2 per cento degli iscritti proviene dall’estero). Rispetto ai flussi turistici, inoltre, nel 2016 la nostra regione ha registrato presenze pari a 48,2 milioni (un milione in più rispetto al 2015). La strategia regionale, si evidenzia nel documento, “è quella di rafforzare il posizionamento dell’Emilia-Romagna tra le realtà più avanzate in termini di performance economica e di ‘spessore’ della comunità di ricerca, formazione e produzione, proiettando il nostro territorio quale punto di riferimento delle catene di valore globali, piattaforma educativa e formativa e hub della ricerca europeo e parallelamente svolgere con più forza la funzione di cerniera rispetto alle regioni meno avanzate del sud e dell’est Europa”.