Prestito a Mora, lui: Fede disse di non ridare soldi a Cavaliere

L'ex talent scout in aula: "Diedi a Fede il 40-50% del totale"

MAR 27, 2017 -

Milano, 27 mar. (askanews) – “Emilio Fede mi disse di non preoccuparmi, sottolineando che Berlusconi è un uomo generoso e che non avrebbe voluto quei soldi indietro”. Così Lele Mora ha ricostruito nell’aula del processo a carico di Emilio Fede la vicenda del prestito ricevuto nel 2010 dall’allora presidente del Consiglio attraverso l’intermediazione dell’ex direttore del Tg4. Fede è ora imputato per concorso in bancarotta fraudolenta per la “cresta” che secondo l’accusa avrebbe fatto su quel prestito: 1,1 milioni di euro trattenuti per sè su un totale di 2,85 milioni teoricamente destinati al risanamento economico-finanziario dell’ex società di Mora, la Lm Management, poi fallita nel 2011. Di quel prestito, ha assicurato Mora in aula, “diedi circa il 40-50% a Fede che aveva parlato con Berlusconi per aiutarmi”.

La prima tranche del finanziamento, ha raccontato Mora, “ammontava a 950 mila euro. Soldi che ricevetti dal ragioniere Giuseppe Spinelli in assegni circolari e che versai nella mia banca di Lugano. Di quella somma, diedi 450 mila euro a Fede, in contanti, in banconote da 500 euro ciascuna, mentre 500 mila li tenni per me. Tra me e Fede non c’era nessun accordo scritto. Ero preoccupato, perchè sapevo che i debiti accumulati erano così tanti che 500 mila euro non sarebbero bastati per raddrizzare la mia società. Allora Fede mi disse: ‘Non preoccuparti. Lui è un uomo generoso, non li vorrà indietro”.

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