Morte Mario Almerighi, Balduzzi: nobile figura di magistrato

Il messaggio del consigliere Csm: resta il suo esempio

MAR 26, 2017 -

Roma, 26 mar. (askanews) – “Mi unisco al dolore della famiglia e di tutta la magistratura italiana per la morte di Mario Almerighi, nobile figura di magistrato, il cui impegno professionale ha costituito una delle pagine più luminose della storia giudiziaria del nostro Paese. Il coraggio e l’equilibrio del dottor Almerighi, esercitati sia come pubblico ministero sia come giudice e presidente di tribunale, la sua vasta cultura non soltanto giuridica, il suo amore per la verità al tempo stesso processuale e umana, insieme alla sua ritrosia a utilizzare la notorietà che pur gli veniva dalle tante e difficili indagini promosse e coordinate, lo rendono un modello di magistrato di cui sempre più abbiamo bisogno”. Così afferma in una nota Renato Balduzzi, consigliere Csm e presidente dell’Associazione ‘Vittorio Bachelet’, in merito alla scomparsa dell’amico magistrato Mario Almerighi.

“Con Mario- prosegue il prof. Balduzzi- ci siamo conosciuti direttamente soltanto negli ultimi anni, all’interno dell’Associazione Vittorio Bachelet, che egli aveva concorso a fondare e di cui sino all’ultimo è stato attivo componente del Comitato di Presidenza. Proprio dieci giorni fa, insieme a Giovanni Mammone e a Riccardo Fuzio, rispettivamente segretario e tesoriere dell’associazione, siamo andati a trovarlo nella sua casa di Trevignano Romano, già mentre le forze gli venivano meno e abbiamo avuto la conferma della sua tempra morale e umana. Ci restano il suo esempio, i suoi libri e, negli ultimi anni, anche le sceneggiature di opere televisive e teatrali, che hanno aiutato e aiutano gli italiani a leggere con attenzione episodi giudiziari molto noti, che attendevano e attendono di essere esattamente compresi”.