Tangenti protesi: disposto al Pini sequestro cartelle 62 pazienti

Lunedì ortopedico davanti a gip per l'interrogatorio di garanzia

MAR 24, 2017 -

Milano, 24 mar. (askanews) – I magistrati milanesi che indagano su Norberto Confalonieri, il primario di ortopedia del Centro Traumatologico Ortopedico-Gaetano Pini di Milano finito ieri agli arresti domiciliari per corruzione, turbativa d’asta e lesioni aggravate, hanno disposto il sequestro delle cartelle cliniche di 62 pazienti che potrebbero aver riportato danni fisici dall’operato del medico. Pazienti che saranno ascoltati nei prossimi giorni dagli inquirenti.

I pm Eugenio Fusco e Maria Letizia Mannella avevano chiesto il carcere per l’ortopedico, accusato di aver favorito due multinazionali (Johnson & Johnson Medical spa e B. Braun Milano spa) nella fornitura di protesi ortopediche all’ospedale milanese e di una decina di casi di lesioni a suoi pazienti. L’istanza è stata però respinta dal gip Teresa De Pascale che ha disposto i domiciliari soltanto per i reati di corruzione e turbativa d’asta ma non per quello di lesioni aggravate (per questa ipotesi, il medico è indagato a piede libero). Per il momento, infatti, come ha sottolineato il giudice nell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, dalle carte dell’inchiesta non sono emersi quei “gravi indizi” sui presunti danni fisici provocati da Confalonieri ai suoi pazienti necessari per giustificare una misura cautelare. E lo stesso gip, sempre nell’ordinanza, ha sottolineato la necessità di “procedere al sequestro delle 62 cartelle cliniche attinenti ai pazienti operati da Norberto Confalonieri per verificare se siano state impiantate protesi senza alcuna necessità clinica e la gravità delle lesioni cagionate”.

L’acquisizione di documenti, condotta dalla Guardia di Finanza, sarebbe iniziata già nella giornata di ieri. E lunedì prossimo l’ortopedico, difeso dall’avvocato Ivana Anomali, comparirà davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia.