Papa: migranti in fuga da guerra e fame non sono pericoli

A leader Ue: sembra dimenticare che nacque per superare muro

MAR 24, 2017 -

Città del Vaticano, 24 mar. (askanews) – Dalla solidarietà “nasce la capacità di aprirsi agli altri”. Così il Papa che, ai leader Ue, ha ricordato quanto affermato dal il Cancelliere tedesco Adenauer: “I nostri piani non sono di natura egoistica”, ed ha poi proseguito: “‘Senza dubbio, i Paesi che stanno per unirsi (…) non intendono isolarsi dal resto del mondo ed erigere intorno a loro barriere invalicabili’, gli fece eco il Ministro degli Affari Esteri francese Pineau. In un mondo che conosceva bene il dramma di muri e divisioni – ha chiosato Jorge Mario Bergoglio – era ben chiara l’importanza di lavorare per un’Europa unita e aperta e la comune volontà di adoperarsi per rimuovere quell’innaturale barriera che dal Mar Baltico all’Adriatico divideva il continente. Tanto si faticò per far cadere quel muro! Eppure – ha rimarcato il Papa – oggi si è persa la memoria della fatica. Si è persa pure la consapevolezza del dramma di famiglie separate, della povertà e della miseria che quella divisione provocò. Laddove generazioni ambivano a veder cadere i segni di una forzata inimicizia, ora – ha proseguito con una punta di ironia – si discute di come lasciare fuori i “pericoli” del nostro tempo: a partire dalla lunga colonna di donne, uomini e bambini, in fuga da guerra e povertà, che chiedono solo la possibilità di un avvenire per sé e per i propri cari”.