Servizi e sicurezza: Province lanciano settimana di mobilitazione

L'Upi a Gentiloni: "Non aspettiamo tragedia. Emergenza nazionale"

MAR 16, 2017 -

Roma, 16 mar. (askanews) – Esposti cautelativi alle Procure della Repubblica, assemblee e incontri pubblici in tutte le Province per far comprendere a cittadini e alle forze economiche e sociali dei territori i rischi per la sicurezza che derivano dalla mancanza di risorse per i servizi essenziali, e se non arriverà nessuna risposta dal Governo, una manifestazione a Roma insieme ai sindaci e alle comunità. Queste le iniziative della “Settimana di mobilitazione delle Province a difesa dei diritti e della sicurezza delle Comunità e dei territori” presentate oggi a Roma dal Presidente dell’Upi, Achille Variati, e dal Vice Presidente dell’Upi Carlo Riva Vercellotti.

“Facciamo appello al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni – hanno detto – perché si comprenda che stiamo parlando di una emergenza nazionale. Le Province garantiscono servizi da cui dipende la stessa sicurezza dei cittadini: non aspettiamo le tragedie per intervenire.”.

“Oggi perfino il Sose, la società del Ministero dell’Economia – hanno ricordato poi Presidenti – ha confermato, in una audizione alla Commissione bicamerale per il federalismo fiscale, che a causa dei tagli imposti dalle manovre economiche, nel 2017 alle 76 Province delle Regioni a Statuto Ordinario mancheranno 651 milioni per coprire le spese ordinarie delle funzioni fondamentali. Uno squilibrio che, senza interventi, manda in dissesto tutti gli enti. ”

A partire da oggi ed entro il 25 marzo prossimo, dunque, tutte le Province depositeranno un esposto cautelativo alle Procure della Repubblica, alle prefetture e alla sezione regionale della Corte dei Conti per tutelare l’amministrazione, ma soprattutto il personale, perché la mancanza di risorse per garantire i servizi non permette agli enti di essere in grado di far fronte alle proprie specifiche funzioni istituzionali.

(Segue)