Smog, R. Lombardia: chiederemo misure omogenee con Bacino Padano

Ass. Terzi: oggi a tavolo aria fatto primo bilancio del protocollo

MAR 9, 2017 -

Milano, 9 mar. (askanews) – “Oggi ci siamo assunti l’impegno di convocare la cabina di regia, a seguito di quella del Bacino Padano: stiamo ragionando, infatti, congiuntamente al Bacino Padano, di fare delle misure omogenee e sistematiche”. E’ quanto ha annunciato l’assessora all’Ambiente di Regione Lombardia, Claudia Terzi, in una nota diffusa dopo la riunione di oggi della cabina di regia del “Protocollo aria per le misure temporanee per il miglioramento della qualità dell’aria e il contrasto all’inquinamento locale”. Al tavolo hanno partecipato, oltre all’assessora, i rappresentanti di Anci Lombardia, Arpa e gli Enti locali.

L’assessora ha anche “relazionato” su alcune linee di lavoro che le Regioni Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte stanno sviluppando e proponendo al ministro dell’Ambiente Galletti “tra le quali quelle che riguardano alcuni interventi sui settori riconosciuti come maggiormente emissivi: i veicoli diesel e le emissioni derivanti dalla combustione della biomassa in impianti non adeguati dal punto di vista tecnologico”. Sul tema della mobilità e dei controlli, Terzi ha annunciato che “faremo una raccolta firme attraverso i Comuni, da mandare al Governo, per chiedere che vengano abilitate le telecamere per il riconoscimento delle infrazioni di disposizioni ambientali con l’irrogazione delle relative sanzioni, per una reale differenziazione del pedaggio che penalizzi concretamente la circolazione dei veicoli più inquinanti nelle autostrade utilizzando le relative risorse per interventi di miglioramento della qualità dell’aria come previsto dalla direttiva sulla sperimentazione della riduzione della velocità, sempre in autostrada”. Su quest’ultimo tema, l’assessora ha spiegato che “registriamo anche la mancata disponibilità a collaborare da parte di Aiscat che con una nota inviata a tutte le regioni del Bacino Padano e ai ministeri firmatari dell’accordo del Bacino Padano, si è opposta con forza alla proposta di uno dei gruppi tecnici delle regioni con il ministero delle Infrastrutture”.

“Nel corso dell’incontro è stato fatto un primo bilancio di applicazione del Protocollo e sono state valutate eventuali modifiche da apportare per la prossima stagione invernale” ha spiegato Terzi, ricordando che “il Protocollo ha natura di sperimentazione e ha introdotto alcuni elementi, innovativi, come la classificazione ambientale dei piccoli generatori di calore domestici (caminetti e stufe) che ha consentito di individuare gli impianti più inquinanti e di non utilizzarli nei momenti di massimo accumulo determinato da condizioni meteo particolarmente svantaggiose”.