Minniti: summit a Roma per centri di controllo in Nord Africa

"Impossibile accogliere tutti i migranti, rischio è il populismo"

MAR 9, 2017 -

Roma, 9 mar. (askanews) – Un summit a Roma tra partner europei, con Italia, Germania e Francia in prima fila, assieme ai paesi del Nord Africa per gestire la crisi dei migranti con centri di selezione e controllo. A questo sta lavorando Marco Minniti, ministro dell’Interno, in coerenza con gli accordi raggiunti con il governo libico di Fayez Serrajy ai primi di febbraio. E potrebbe avvenire a breve, addirittura entro pochi giorni. “Stiamo concludendo accordi per fermare i flussi dei migranti in iger, si sta lavorando con l’Etiopia, ma la cosa va amplicata e deve essere europea, non solo italiana”, afferma il titolare del Viminale in un colloquio con il Corriere della sera. “Isis sta perdendo terreno a Mosul e Raqqa. Non è escluso che i suoi militanti in fuga non possano unirsi alle rotte dei migranti”.

“Non voglio muri, non si possono respingere e trattare da criminali i minori non accompagnati”, afferma Minniti. Ma “non è assolutamente possibile continuare a ricevere chiunque sbarchi ilegamlmente sulle nostre coste senza imporre alcun criterio di accoglienza. La prima prerogativa della sovranità è quella del controllo dei propri confini. L’anarchia degli arrivi e il suo non coordinamento a Bruxelles ha invece contribuito alla Brexit, alimenta la Le Pen in Francia, porta acqua al mulino dei neonazisti in Germania, causa il malcontento populista in Italia e non solo da noi. Il paradosso odierno dell’Europa è che più sarà passiva, oppure più prevarranno le demagogie delle frontiere aperte a tutti, e più è destinata a implodere”.

La politica del governo ungherese in materia, per Minniti, è deleteria e contrasta con i principi comunitari europei.

(segue)