Corruzione Pascale di Napoli, gip: disprezzo per malati in cura

"Spregio regole della buona amministrazione della cosa pubblica"

MAR 7, 2017 -

Napoli, 7 mar. (askanews) – “Spregio delle regole non solo della buona amministrazione della cosa pubblica, ma anche del basilare vivere civile” nonché “l’assoluto disprezzo per i malati sottoposti a terapia” perché le condotte illecite sono state poste in essere in uno dei settori più delicati della sanità, quello degli ammalati affetti da patologie oncologiche. E’ quanto scrive il gip di Napoli in merito alla vicenda che ha visto coinvolti imprenditori e medici della Fondazione Pascale di Napoli che ha portato a sette ordinanze di custodia cautelare per i reati di corruzione e turbata libertà degli incanti.Le indagini della Guardia di finanza, coordinate dalla procura partenopea, hanno consentito anche di accertare “ulteriori condotte corrusive” poste in essere dal primario Francesco Izzo in concorso con Marcio Argenziano, informatore scientifico della Bayer, finalizzate a “raddoppiare del tutto ingiustificatamente e in totale dispregio dell’interesse primario della salute pubblica – scrive il procuratore aggiunto Alfonso D’Avino – le prescrizioni e gli ordini del farmaco oncologico Nexavar, prodotto dalla Bayer”. In particolare, secondo le risultanze investigative, a fronte della promessa e del successivo versamento di 10mila euro da parte di Argenziano, Izzo avrebbe, nel 2015, “raddoppiato le prescrizioni e gli ordini del farmaco rispetto all’anno precedente, a fini di interessi esclusivamente personali”.