Roma, sala disdetta ma Campagna boicot Israele conferma incontro

Le Ong a Raggi: non siamo antisemiti, ascolti Ann Wright

FEB 28, 2017 -

Roma, 28 feb. (askanews) – Nonostante la sala del Carroccio, dove oggi alle 17 doveva tenersi un incontro pubblico, sia stata disdetta da ieri, la Campagna Bds per il boicottaggio di beni e servizi provenienti da Israele come reazione alle violazioni dei diritti dei palestinesi, conferma la sua presenza in Campidoglio.

E’ di ieri il pasticcio diplomatico, innescato dalla richiesta del consigliere capitolino di Sinistra italiana Stefano Fassina che Palazzo senatorio accogliesse “Gaza: Rompiamo l’Assedio”, un’iniziativa la cui ospite principale doveva essere Ann Wright. La comunità ebraica romana è insorta, con la presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, definendo Bds come “acronimo della campagna contro Israele che invita a ‘Boicottaggio, disinvestimento, sanzioni’, che non è un movimento d’opinione, ma un vero e proprio catalizzatore di odio anti-israeliano e anti- ebraico”.

In realtà la campagna, sostenuta in Italia da decine di Ong come Un Ponte per, associazioni pacifiste, del commercio equo e solidale, utilizza lo strumento del boicottaggio dei prodotti provenienti da Israele “in solidarietà con le numerose e ampiamente documentate violazioni dei diritti del popolo palestinese”, spiegano dalla Campagna. In una sorta di contrappello respingono al mittente “false e calunniose accuse come quella dell’antisemitismo”, e confermano l’appuntamento di oggi per permettere alla ex colonnella dell’esercito degli Stati Uniti e militante pacifista Ann Wright di raccontare la sua storia toccante di dissidente contro lo le guerre.

Ann Wright, la testimonial cui è stata negata la sala comunale, è stata colonnella nell’esercito statunitense, dove ha prestato servizio per 29 anni. Successivamente ha fatto parte del corpo diplomatico per 16 anni nelle ambasciate statunitensi di Nicaragua, Grenada, Somalia, Uzbekistan, Kyrgyzstan, Sierra Leone, Micronesia, Afghanistan e Mongolia. Si è dimessa dal governo degli Stati Uniti nel 2003 alla vigilia della guerra contro l’Iraq, in segno di protesta contro l’aggressione militare. Da allora è impegnata contro la guerra e l’ingiustizia. “In questa veste ha partecipato alla Gaza Freedom Flotilla nel 2010, quando nove attivisti furono uccisi dalle forze militari israeliane mentre recavano viveri e conforto alle popolazione che a Gaza vive sotto assedio da dieci anni ed è soggetta a ripetuti attacchi militari”, spiegano le ong di Bds. “Confidiamo che la Sindaca e la giunta, che sono invitate a partecipare, vogliono garantire gli spazi per un dibattito aperto e in difesa della libertà di espressione”, concludono nell’appello.