Federfarma Perugia : Farmacie rurali poco conosciute da politica

"Colpa anche di chi deve farle conoscere"

FEB 28, 2017 -

Perugia, 28 feb. (askanews) – “Il Ddl volto ad abolire l’indennità di residenza a favore delle farmacie rurali è un sintomo – al pari dei molti altri che, soprattutto in forma di omissioni, si sono registrati negli anni – del grave deficit di comprensione, a livello politico, del servizio imprescindibile e indispensabile che le farmacie rurali rendono al nostro Paese e alla salute dei suoi cittadini”.

Silvia Pagliacci, presidente di Federfarma Perugia, definisce in questi termini il Disegno di Legge a firma del senatore Vittorio Fravezzi, del Gruppo Autonomie, volto ad abrogare l’indennità di residenza (peraltro non ancora depositato al Servizio dell’Assemblea), sottolineandone i significati negativi.

“Pur apprezzando il fatto che il senatore Fravezzi, debitamente informato e sensibilizzato in forma diretta dal collega Paolo Betti, presidente di Federfarma Trento, e dal vicepresidente della Fofi Luigi D’Ambrosio Lettieri, abbia già annunciato di voler rivedere la sua proposta – afferma Pagliacci – resta del tutto evidente che il solo aver pensato un provvedimento simile denota la distanza siderale che intercorre tra il legislatore e la realtà della farmacia rurale”.

“Il vero e più preoccupante problema, in realtà, è proprio questo – spiega ancora la presidente di Federfarma Perugia – ovvero il non essere riusciti a far arrivare alle orecchie della politica, in tutti questi anni, le buone, anzi ottime ragioni di migliaia di presidi di salute che – con la loro fattiva presenza nelle località più piccole, marginali e disagiate del territorio nazionale – rendono un servizio che quasi sempre vicaria le assenze dello Stato e per il quale ricevono, in termini economici e non solo, infinitamente meno di quanto danno”.

(Segue)