“Sto trasportando nu muers” (21 anni di carcere per la traduzione sbagliata)

Angelo Massaro assolto ieri. L'equivoco su un'intercettazione in dialetto

FEB 23, 2017 -

Roma, 23 feb. (askanews) – Scarcerato ieri, come da dispositivo della Corte d’Appello, ora Angelo Massaro è sottoposto all’obbligo di sorveglianza speciale perché ritenuto soggetto pericoloso. Il 51enne Massaro era stato arrestato a metà maggio del 1996 (quando aveva 30 anni) con l’accusa di avere ucciso Lorenzo Fersurella e condannato in primo grado. Ma dopo 21 anni è stato assolto dalla Corte d’Appello di Catanzaro “per non aver commesso il fatto”.

“Uscito ieri in permesso premio, è andato a ritirare oggi gli effetti personali”, ha detto ad askanews l’avvocato Salvatore Maggio, che ha assistito Massaro insieme al collega Salvatore Staiano, del foro di Catanzaro. “Nel corso della detenzione – spiega il legale – lo hanno raggiunto altre due accuse per fatti precedenti: una di associazione finalizzata allo spaccio, per la quale Massaro è stato poi condannato a 11 anni di reclusione che ha quindi scontato in questi anni; l’altra accusa per un ulteriore omicidio, per il quale fu condannato in primo grado e poi assolto, dopo l’intervento dell’avvocato Maggio, in secondo grado”. A questo punto, Massaro chiese allo stesso avvocato di assisterlo anche per la revisione del processo per l’omicidio di Fersurella, del quale si dichiarava innocente, che lo vedeva condannato a 24 anni di reclusione. Così 5 anni fa l’avvocato Maggio iniziò a lavorare alla revisione.

“Guardo le carte – spiega l’avvocato Maggio -, lui è stato condannato per una unica intercettazione nella quale in dialetto fragagnanese ha detto ‘sto trasportando nu muers’, che significa ‘questo accidente di cosa’ e non ‘nu muert’, un morto, come tradotto erroneamente”.

In realtà, spiega ancora l’avvocato, Massaro stava trasportando un bobcat, un carrello attaccato alla macchina che gli serviva per la sua attività edilizia. E testimoni, che l’avvocato rintraccia, lo avevano visto.

“Al processo un pentito lo aveva accusato, ma aveva – spiega l’avvocato – genericamente detto che nell’ambiente criminale si diceva che Massaro avesse ucciso l’amico, Fersurella, per un movente legato alla droga. Ma e soprattutto – spiega l’avvocato – Fersurella scompare il 10 ottobre alle ore 20 a Fragagnano, mentre Massaro era al Sert di Manduria, da tutta un’altra parte”.

Con le nuove prove, altre intercettazioni e i testimoni, avvocato inizia così il processo di revisione: la Corte d’Appello di Potenza in prima battuta lo dichiara inammissibile, quindi viene fatto ricorso alla Cassazione, che viene accolto con rinvio alla Corte d’Appello di Catanzaro. Due anni fa inizia quindi il nuovo processo, finito ora con l’assoluzione. “Anche il pg – ricorda l’avvocato Maggio – si era convinto che forse era innocente, e anche lui ha chiesto assoluzione”.

Ieri, alla lettura della sentenza che lo ha assolto, Massaro si è messo a piangere: “Ora questi anni chi me li ridà?”, ha detto. Resta sottoposto a misure di sorveglianza, vista anche la condanna a 11 anni per droga, ma gli avvocati chiederanno di rivalutarne la pericolosità. Una eventuale richiesta di risarcimento Massaro potrà avanzarla per gli anni in più fatti in carcere rispetto agli 11 per la condanna per spaccio di droga.

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