Aggrediti 2 ispettori e 3 agenti Penitenziaria carcere Reggio E.

Uil: "Violenze all'ordine del giorno, situazione allarmante"

FEB 21, 2017 -

Roma, 21 feb. (askanews) – “Un detenuto magrebino, già noto agli operatori per la sua scarsa attitudine al rispetto delle regole, ha aggredito un assistente capo che lo accompagnava in Infermeria per la consueta terapia. A difesa del poliziotto sono intervenuti immediatamente altri colleghi che, nel tentativo di bloccarlo, sono rimasti anch’essi feriti”. Lo rende noto Domenico Maldarizzi della Uil Penitenziari dell’Emilia Romagna.

“Ormai gli atti di violenza sono all’ordine del giorno ed a pagare sono sempre gli uomini e le donne di Polizia Penitenziaria. Una situazione allarmante, tanto più grave se si considera che questa è l’ennesima aggressione che avviene in un carcere dell’Emilia Romagna contro appartenenti alla Polizia Penitenziaria”.

“Il problema – afferma Maldarizzi – è che siamo usciti da un dichiarato stato di emergenza senza che il Governo abbia sentito il bisogno di adottare misure straordinarie: gli organici sono oggi ridotti a circa 38.000 unità (45.000 circa quelle previste), all’interno delle carceri sono stati ridotti di ulteriori 500 unità da destinare all’esecuzione penale esterna pur senza avere un quadro normativo che consenta ai baschi azzurri il controllo delle misure alternative alla detenzione, presso i palazzi del potere, nonostante le sollecitazioni del Ministro, lavorano ancora circa 1000 unità in più di quelle previste (1.179)”. E Reggio Emilia ne è l’esempio lampante: ad oggi soffre di una carenza d’organico di circa 50 unità sulla pianta organica prevista dal D.M. del 2013; da allora sono state aperte nuove sezioni senza l’incremento d’organico necessario”, conclude.