Stadio Roma, Sgarbi: chiamo Isis per una bomba sotto i grattacieli

"Totti non può essere servo di un americano, dev'essere libero"

FEB 17, 2017 -

Roma, 17 feb. (askanews) – Vittorio Sgarbi torna ad attaccare il progetto dello stadio della Roma e la posizione favorevole di Francesco Totti: “La mia sfida va avanti, altrimenti chiamo l’Isis e gli faccio mettere le bombe sotto i grattacieli, così abbiamo risolto. Già hanno fatto saltare le Torri Gemelle, sarà il destino di queste due, sono un’esca per terroristi. Operazione barbarica, sacco di Roma, in attesa che qualcuno ci metta delle bombe per farle saltare. E’ folle pensare che una città come Roma non sia capace di fare le Olimpiadi ma faccia uno stadio solo per gli interessi speculativi di un americano”, ha detto intervenendo a Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano.

“I romanisti si sono arrabbiati? Non me ne importa nulla, non mi interessa di compiacere i romanisti, a me interessa salvare Roma. Il Totti che vuole lo stadio non è uno sportivo, è un amico dei delinquenti. Quelli sono speculatori, delinquenti, americani. Evidentemente lui, avendo il presidente della squadra che è interessato alla speculazione, lo difende”.

“Vuoi lo stadio? Chiedi il Flaminio. Non è che una città così importante si rovina per far fare lo stadio agli americani con una operazione speculativa che prevede due o tre grattacieli. Roma non può essere distrutta dagli speculatori, chi è d’accordo con Totti non è romanista, non è romano, ma è un barbaro americano. Quello è un progetto immondo, è l’azione più devastante fatta a Roma dopo il sacco di Roma. Questo è il secondo sacco di Roma. Se tu vuoi essere complice del secondo sacco di Roma sei un barbaro. Un grande calciatore come Totti non può essere servo di un americano, dev’essere libero”, ha concluso Sgarbi.