Media, Serracchiani: insulti nulla a che fare con idee

Convegno Parole Ostili a Trieste

FEB 17, 2017 -

Trieste, 17 feb. (askanews) – “L’odio e la violenza passano prima di tutto attraverso le parole. Chi frequenta le mie pagine social sa quanto spesso sotto i miei post si leggano attacchi personali, talvolta assai virulenti: frasi o direttamente insulti che nulla hanno a che fare con lo scambio di idee e passioni che questi strumenti dovrebbero rendere più facili e immediati”. Così Debora Serracchiani, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, che con Laura Boldrini, presidente della Camera, partecipa alla seduta inaugurale, a Trieste della prima edizione del convegno “Parole O_Stili”, dedicato all’hate speech. “Una due-giorni strutturata per offrire diversi approcci e spunti di approfondimento per affrontare il tema dell’odio in rete, una forma di violenza verbale che sta purtroppo dilagando soprattutto sui social network – sottolinea Serracchiani — Oltre alla possibilità di confrontarmi con i partecipanti – blogger, influencers, normali cittadini interessati – andare a Parole O_Stili è un’occasione per riflettere apertamente con chi segue i miei canali social”.

Serracchiani ha ricevuto recentemente pesanti minacce, che “ho voluto rendere pubbliche, anche come atto di sensibilizzazione al di là dell’episodio che mi ha riguardato.

Per formazione culturale e per istinto ho sempre guardato con scetticismo a chi crede che il rimedio alla violenza della rete sia qualche forma di limitazione, insomma – diciamolo – di censura. Resto di quell’idea. Con una distinzione, la stessa che per esempio passa tra i tifosi, anche quelli sfegatati, e gli hooligans; oppure tra un corteo di protesta e i black block. L’aggressione non è ammissibile, la violazione della sfera personale è inaccettabile, l’insulto gratuito è degradante.

Ecco perché ho deciso che non farò più passare le intimidazioni e le ingiurie sulle mie pagine, e che i “leoni da tastiera” verranno bloccati”.