Meningite, ancora due casi in Lombardia. Avviata profilassi

Deceduta nella notte la donna ricoverata il 14 al San Raffaele

FEB 16, 2017 -

Milano, 16 feb. (askanews) – “Purtroppo la notte scorsa si e’ verificato ancora un decesso per sepsi meningococcica. Si tratta di una donna, residente a Truccazzano, che martedi’ scorso, 14 febbraio, era stata ricoverata presso il reparto di rianimazione dell’ospedale San Raffaele di Milano gia’ in gravi condizioni.

Non abbiamo ancora notizia del ceppo di meningococco che ne ha causato la morte, gli esami sono ancora in corso”. Lo ha comunica l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera.

“La donna – ha spiegato Gallera – di 49 anni, lavorava presso un’azienda della provincia di Monza e Brianza pertanto il personale del Servizio di Igiene Pubblica di ATS Citta’ Metropolitana di Milano sta mettendo in atto tutti gli interventi di profilassi necessari in stretta collaborazione con ATS Brianza”.

“La profilassi antibiotica – ha proseguito – e’ gia’ stata attivata nei confronti dei famigliari (4) e dei contatti stretti (12). In questo momento e’ in corso un incontro informativo presso la sede parrocchiale al termine del quale il personale sanitario di ATS distribuira’ il farmaco per la profilassi ai minori (37) ed agli adulti (23), individuati come contatti stretti. Siamo in attesa degli esiti dell’indagine epidemiologica per procedere ad un eventuale ampliamento dei contatti da sottoporre a profilassi”.

“ATS Citta’ Metropolitana di Milano – ha sottolineato l’assessore – in accordo con il sindaco di Truccazzano, ha provveduto ad inviare una nota per la cittadinanza con informazioni sulla malattia e sugli interventi di profilassi previsti.”.

“Nella giornata di ieri, inoltre – ha spiegato ancora l’assessore Giulio Gallera – e’ stata ricoverata presso l’ospedale Buzzi di Milano anche una bambina di 7 mesi per la quale e’ stata, purtroppo, confermata una infezione meningococcica. Le sue condizioni cliniche sono attualmente ancora critiche. ATS Milano sta eseguendo, anche in questo caso, la profilassi dei contatti, limitati a famigliari e parenti dato che non frequentava comunita’. La bambina non e’ iscritta al SSR, non ha un pediatra di libera scelta, e non ha fatto nessuna vaccinazione. Si tratta di una famiglia rumena che vive in un appartamento, nella quale non sono emerse evidenti situazioni di trascuratezza, ma di fragilita’ sociale”.