Il Ghemme Docg compie 20 anni e punta sull’export

Dal 1996 ad oggi prezzo medio bottiglia passato da 8 a 25 euro

FEB 16, 2017 -

Roma, 16 feb. (askanews) – Compie venti anni il Ghemme Docg, che ha ottenuto la denominazione nel 1996 dopo avere già ottenuto la Doc nel 1969. E oggi questo vino piemontese a base di Nebbiolo è ancora vivace e pieno di progetti: il Ventennale è stato celebrato ieri durante una giornata di approfondimento al ministero delle Politiche Agricole e Forestali, alla presenza del vice ministro Andrea Olivero, organizzata dal Consorzio di Tutela presieduto da Lorella Zoppis.

In venti anni il Ghemme Docg, l’unica Docg della provincia di Novara (che vanta altri 4 vini a Doc: Boca, Fara, Sizzano e Colline Novaresi), è passato da una produzione di 766 ettolitri di vino a una di 1.836 ettolitri; il prezzo medio di una bottiglia in enoteca era intorno agli 8 euro, mentre oggi è di tre volte tanto (prezzo medio di 25 euro in enoteca) e l’export, che una volta era assai contenuto, oggi riguarda il 56% della produzione, con America, Norvegia e Regno Unito come principali mercati di destinazione.

Nel 2015 la produzione di uva è stata di 2.645 quintali (+42,6%) e quella di vino Ghemme Docg di 1.836 ettolitri (+41,4%) e se il 56% della produzione finisce all’estero, il 18% è destinata al mercato locale, l’11% a quello regionale e il 15% a quello italiano.