Omicidio Elena Ceste, in appello confermati 30 anni al marito

Sequestrata casa dell'iputato: "Così i ragazzi avranno qualcosa"

FEB 15, 2017 -

Torino, 15 feb. (askanews) – La Corte d’Assise d’appello di Torino ha confermato la condanna a 30 anni per Michele Buoninconti, ritenuto responsabile dell’omicidio della moglie Elena Ceste nel gennaio del 2014.

Oltre alla sentenza di condanna la Corte ha emesso un’ordinanza di sequestro dei beni di Buoninconti, in particolare della casa di sua proprietà a Costigliole e del denaro ancora presente sui suoi conti correnti.

“Così riusciremo forse a fare avere qualcosa ai ragazzi”, i quattro figli minorenni di Buoninconti e di Elena Ceste, ha commentato l’avvocato di parte civile in rappresentanza della famiglia Deborah Abate Zaro.

Il verdetto è stato accolto in silenzio dall’imputato e con commozione dalla mamma di Elena Ceste, la signora Lucia, che però assieme al marito Franco non ha voluto commentare la sentenza, le cui motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.