Attacco hacker a Farnesina, Procura Roma indaga su spionaggio

Tra reati ipotizzati, procacciamento notizie su sicurezza Stato

FEB 10, 2017 -

Roma, 10 feb. (askanews) – Procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato, accesso abusivo a sistema informatico aggravato, intercettazione illecita di comunicazioni informatiche, e spionaggio politico e militare. Sono questi i reati ipotizzati a carico di ignoti nel l’indagine aperta dalla procura di Roma sull’attacco hacker del quale sarebbe stato vittima per quattro mesi, nella primavera del 2016, il ministero degli Affari Esteri.

Il sospetto di chi indaga è che l’azione di cyber spionaggio arrivi dall’Est europeo perché il malware utilizzato ha caratteristiche in tutto simili a quelli di ingegneria informatica di quell’area.

L’indagine è partita da una segnalazione Cnaipic, il Centro nazionale anticrimine informatico della Polizia postale, ma la vicenda non è in alcun modo legata a quella dei fratelli Occhionero.

Secondo la Farnesina non sarebbe stata lesa alcuna informazione sensibile. Il malware avrebbe infettato alcuni uffici distaccati, come le ambasciate, e altri funzionari esterni.