“Vietato allattare”, botta e risposta tra madre di Biella e Poste

La ministra Madia: subito direttiva per Pubblica amministrazione

GEN 28, 2017 -

Roma, 28 gen. (askanews) – Vietato allattare, anzi no. Una madre di Biella denuncia che al locale ufficio delle Poste le è stato impedito di allattare il figlio piccolo, Poste italiane dirama un comunicato per precisare che “non è affatto vietato” allattare nei propri uffici, la ministra Marianna Madia annuncia una direttiva per tutta l’amministrazione pubblica.

“E quando il direttore della Posta Centrale di Biella ti dice che é VIETATO allattare al seno tuo figlio ma non dargli il biberon….ti chiedi se é realtà o un incubo!!!”, ha scritto la donna, Francesca castelli, su Facebook, raccogliendo decine di manifestazioni di sostegno sullo stesso social.

Quando la vicenda è rimbalzata sui mass media, Poste Italiane ha ribadito in una nota che “non è affatto vietato allattare il proprio bambino all’interno dei propri uffici. Nel caso di Biella la mamma ha allattato nella sala principale dell’ufficio postale e il personale si è reso disponibile a trovare la migliore soluzione affinché potesse prendersi cura del bambino con la dovuta privacy. Per quanto riguarda l’accesso ai servizi igienici che sono disponibili per i dipendenti e dunque normalmente dietro ai banconi dell’accoglienza clienti, non è possibile accedere per il pubblico per evidenti ragioni di sicurezza. Oggi stesso Poste Italiane contatterà la neo mamma con l’auspicio di ricomporre l’equivoco e invitarla presto nell’ufficio postale con la sua famiglia”.

La ministra alla Pubblica amministrazione e alla semplificazione, Marianna Madia, su Twitter ha scritto: “In alcun luogo dovrebbe essere vietato #allattamento. Subito direttiva per tutta la #PA”.