Roma, studenti licei: al gelo e senza acqua, pretendiamo soluzione

"Acqua, riscaldamento, agibilità edifici sono irrinunciabili"

GEN 12, 2017 -

Roma, 12 gen. (askanews) – “Gelo nelle aule e niente acqua”, gli studenti romani non ci stanno, e quelli dei licei Tasso e Righi guidano la protesta: “Pretendiamo una soluzione”.

“Nei primi giorni di rientro a scuola, in tutta la città si sono verificati disagi a causa del freddo e della mancanza d’acqua negli istituti, nelle periferie e nel centro città”, denunciano gli studenti dei due licei, raccontando ancora: “Nella prima giornata di rientro a scuola, il 7 gennaio, gli studenti del Tasso si sono trovati a fare lezione senza riscaldamento e, passato il weekend, le due giornate del 10 e 11 gennaio hanno visto entrambi gli istituti privi di acqua. Il problema che coinvolge i due istituti è un problema di tubature vecchie e di valvole, che si incastrano o ghiacciano e di una cisterna, che ha la funzione di contenere l’acqua, muffita”.

E “la risposta che le presidenze hanno dato a questo problema è stata: non far entrare gli studenti il primo giorno ed evacuarli il secondo nel caso del Tasso, evacuarli entrambi i giorni nel caso della sede centrale del Righi”; quindi “gli studenti si sono trovati di fronte alla necessità di intraprendere un percorso collaborativo con le presidenze chiedendo un’assemblea straordinaria a scopo informativo per oggi, 12 gennaio, ma in entrambi i casi il dialogo è stato negato. Ed è stato negato perché si pensava che il problema sarebbe stato risolto nel pomeriggio di mercoledì, quando è stato effettuato un sopralluogo dell’istituto, ma due delle cisterne invece che essere aggiustate sono state danneggiate e l’acqua disponibile per gli istituti era dimezzata rispetto agli ultimi giorni”. E “oggi – proseguono – noi studenti ci troviamo di fronte all’esigenza di cercare un’altra risposta. Una risposta che cerchi di risolvere il problema invece di aggirarlo”. “Il bisogno di acqua e di servizi igienici – ricordano – è un bisogno che coinvolge componente studentesca, docenti e personale Ata. Per questo, riteniamo che la nostra protesta debba essere parallela a quella di tutte le componenti della scuola. Ma dal momento che la mancanza di acqua è uno dei problemi più impellenti che ci troviamo di fronte oggi, riteniamo la nostra risposta debba essere immediata”.

Perché “l’acqua, come il riscaldamento, come l’agibilità degli edifici scolastici è un diritto a cui non siamo disposti a rinunciare”. “Vogliamo, e pretendiamo – concludono gli studenti – una soluzione”.