Crac gruppo Di Mario, 33 persone rinviate a giudizio

Decisione del gup Nicotra. "Un buco da 450 milioni di euro"

GEN 9, 2017 -

Roma, 9 gen. (askanews) – L’immobiliarista molisano Raffaele Di Mario ed altre 32 persone sono state rinviate a giudizio in relazione al crac da 450 milioni di euro del gruppo Dimafin. La decisione è stata del gup di Roma, Bernadette Nicotra, che ha fissato l’avvio del processo per il 30 maggio davanti alla IX sezione penale. Il giudice ha prosciolto due funzionari Unicredit e stralciato la posizione di Lino Nisii ex presidente del cda della banca Tercas.

Di Mario è ritenuto dai pm il responsabile del fallimento di una dozzina di società che facevano parte della sua holding. Nei confronti degli imputati viene contestata, a seconda delle posizioni, la bancarotta fraudolenta per distrazione e preferenziale. Gli imputati sono collaboratori di Di Mario, amministratori di società e prestanome ed ex dirigenti di Unicredit Corporate Banking e di Banca Italease.

Tra gli imputati anche l’ex direttore generale della Banca Tercas, Antonio Di Matteo. Quest’ultimo, tra l’altro, è già a giudizio per altra vicenda giudiziaria in cui sono contestati i reati di associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità, ostacolo all’esercizio delle funzioni di vigilanza della Banca d’Italia, appropriazione indebita e riciclaggio.