Lombardia, M5s chiede ritiro bando per concessione area Expo

Carcano: "Troppi nodi da scogliere, solo un folle parteciparebbe"

GEN 4, 2017 -

Milano, 4 gen. (askanews) – “Solo un folle potrebbe partecipare a un bando per acquisire in concessione fino a 50 anni, un’area sui cui pendono ancora importanti questioni irrisolte, come le bonifiche dei terreni, la falda acquifera inquinata, lo status di aziende a rischio di incidente rilevante”. Lo ha scritto in una nota Silvana Carcano, consigliere regionale del M5S in Lombardia, a proposito del bando di concessione pubblicato da Arexpo per la ricerca di un partner che si occupi di redigere il masterplan sul futuro dell’area Expo e di gestirne gli spazi.

“Senza aver sciolto quei nodi – ha continuato l’esponente dell’M5S – su quell’area non si può muovere un dito, a meno che, ovviamente, le problematiche vengano scritte nero su bianco nel bando, e sfido chiunque a firmare un contratto di 50 anni senza sapere quali costi dovrà affrontare per risolvere questi problemi. E’ evidente che Arexpo non sa più che pesci prendere e le istituzioni, Regione Lombardia e il Comune di Milano, rimangono in silenzio nonostante le infinite sollecitazioni dell’M5S, l’unico schieramento politico che si sta interessando al destino dell’area”.

“Solo a dicembre 2016, cioè pochi giorni prima dell’uscita di questo bando, il direttore generale Bonomi ha dichiarato in Commissione Territorio che Arexpo era stata trasformata da società immobiliare a società di sviluppo. Per farne cosa questo punto, se ora tutto viene assegnato a un concessionario, progettazione e gestione?” si è chiesta Carcano.

“E’ ora di mettere la parola fine alla gestione dilettantistica di un’area strategica per Milano. I nodi irrisolti sono tantissimi e di gravità tale per cui, dopo le denunce a mezzo stampa e gli atti istituzionali, abbiamo deciso di depositare un esposto alla procura, affinché la trasparenza e la legalità vengano ripristinate su un’area che è stata una grande mangiatoia, prima, durante e dopo la manifestazione. E’ del tutto inutile in questa situazione pubblicare un bando del genere, prima che le istituzioni competenti facciano luce sulle gravi criticità emerse. Questo bando va ritirato in autotutela quanto prima” ha concluso.