Avvocati famiglia Poggi: infondata ogni ipotesi oltre Stasi

Tizzoni e Compagna: già emessa una sentenza irrevocabile

DIC 27, 2016 -

Milano, 27 dic. (askanews) – Il solo colpevole per l’omicidio di Chiara Poggi è Alberto Stasi. La famiglia della ragazza uccisa a Garlasco il 13 agosto del 2007 rigetta infatti, per bocca degli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, le ipotesi di un coinvolgimento di una terza persona, Andrea Sempio. I legali della famiglia Poggi hanno depositato alla Procura di Pavia gli atti relativi al processo a carico di Alberto Stasi, sottolineando la totale “infondatezza di qualsivoglia ipotesi volta a prospettare delle responsabilità di terzi nell’omicidio di Chiara Poggi, il cui unico autore è già stato condannato da una sentenza irrevocabile emessa in nome del popolo italiano”.

I difensori della famiglia Poggi – si legge in una nota – si dichiarano “dispiaciuti” per il coinvolgimento di una persona risultata del tutto estranea all’accaduto e “sconcertati” dinanzi alle notizie di stampa secondo le quali si dovrebbe dar credito a valutazioni scientifiche effettuate da un consulente di parte (ben lontane dall’essere una perizia) all’insaputa dell’interessato e senza alcuna garanzia per il medesimo, mentre non avrebbero invece valore le accurate analisi genetiche effettuate nel processo a carico di Stasi dal professor De Stefano con la partecipazione dei consulenti di tutte le parti e il rispetto di tutti i protocolli e le garanzie di Legge.

“Proprio sulla base dell’accurato accertamento che era stato effettuato in contraddittorio – aggiungono Tizzoni e Compagna -la Corte di Cassazione ha dato atto che all’esito dell’esame volto alla ricerca di DNA maschile adeso ai margini ungueali di Chiara Poggi non era possibile fare alcuna considerazione in tema di identità o di esclusione, come più volte riconosciuto dagli stessi difensori dell’imputato. Giova inoltre ricordare che la condanna irrevocabile di Stasi non è certo dipesa da valutazioni inerenti il citato DNA, bensì da sette diversi elementi di prova che risultano integrarsi perfettamente come tessere di un mosaico che hanno contribuito a creare un quadro d’insieme convergente verso la colpevolezza di Alberto Stasi, oltre ogni ragionevole dubbio”.

I due difensori concludono poi precisando che l’attuale Procuratore Generale di Milano non risulta aver giudicato “fondata” la richiesta di revisione avanzata dalla madre del condannato, richiesta in relazione alla quale dovrà semmai pronunciarsi la competente Autorità Giudiziaria di Brescia.