Garlasco, difesa Stasi: Procura Pavia avvii nuove indagini

Sarà chiesta anche revisione del processo contro ex bocconiano

DIC 19, 2016 -

Milano, 19 dic. (askanews) – L’avvio di nuove indagini a Pavia sul possibile omicida di Chiara Poggi e la revisione del processo che ha portato alla condanna in via definitiva di Alberto Stasi per il delitto della sua fidanzata. E’ questo il duplice obiettivo della difesa dell’ex bocconiano, condannato in via definitiva nel dicembre scorso a 16 anni di carcere per l’omicidio di Chiara Poggi, alla luce di una clamorosa svolta investigativa: ossia il ritrovamento, sotto le unghie di Chiara, di un profilo genetico diverso da quello di Stasi e riconducibile a una persona di sesso maschile della zona di Garlasco.

“Siamo assolutamente sicuri che la sentenza emessa un anno fa è un’ingiustizia e così abbiamo affidato ad un’agenzia investigativa l’incarico di rianalizzare le indagini svolte dalla procura”, ha spiegato l’avvocato Fabio Giarda, storico difensore di Stasi, durante una conferenza stampa al Palazzo di Giustizia di Milano. “I nostri investigatori – ha aggiunto il legale – hanno acquisito in forma assolutamente anomina del dna e lo hanno confrontato con quello che già avevamo a disposizione e che era frutto di perizia condotte sulle unghie Chiara”. L’accertamento genetico è stato effettuato su una bottiglietta d’acqua e un cucchiaino: il risultato, come ha tenuto a precisare ancora l’avvocato Giarda, non identifica la persona che la lasciato tracce genetiche sui due reperti, ma il suo ceppo familiare in linea maschile. “Non identifica una persona precisa – ha spiegato ancora Giarda – ma il ceppo maschile di un nucleo familiare. Il dna estratto potrebbe essere suo, dei suoi fratelli o di tutti i suoi parenti in linea maschile”. L’unica certezza, ha messo in chiaro il legale, è che si tratta di una persona che “non ha nessun rapporto con Alberto”.