Amianto in Pirelli:_tutti assolti anche nel processo bis

Dure proteste dai familiari delle vittime e dalle associazioni

DIC 19, 2016 -

Milano, 19 dic. (askanews) – Tutti assolti. Si è chiuso così il processo-bis a carico di 9 ex manager di Pirelli finiti sul banco degli imputati per 28 casi di operai che, tra gli anni Settanta e Ottanta, avevano lavorato negli stabilimenti milanesi di Viale Sarca e Via Ripamonti e che secondo l’accusa sarebbero rimasti uccisi o lesionati da forme tumorali provocate dalla presunta presenza di fibre di amianto nel posto di lavoro. La sentenza emessa dal giudice della Quinta Sezione Penale del Tribunale di Milano, Anna Maria Gatto, è stata accolta dalle forti proteste dei familiari delle vittime e dei rappresentati delle associazioni.

Gli imputati sono tutti ultraottantenni. Sotto processo, per le accuse di omicidio colposo plurimo e lesioni gravissime, c’erano tra gli altri Ludovico Grandi, amministratore delegato di Pirelli fino al 1984, Piero Giorgio Serra (ex presidente dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) e Guido Veronesi, fratello dell’oncologo Umberto, scomparso nelle scorse settimane. Durante la sua requisitoria, il pm Maurizio Ascione aveva chiesto 6 condanne e 3 assoluzioni. Dalla perizia disposta durante il processo e redatta da Alessandra Ungaro, commercialista ed esperta in revisioni contabili, era emerso come gli ex manager non avessero attuato le “procedure di controllo, pianificazione e gestione” necessarie per scongiurare “il rischio amianto” e assicurare la “messa in sicurezza dalle sostanze nocive” presenti nei due stabilimenti. Tuttavia oggi è arrivata la sentenza di assoluzione con formula piena (ossia “perchè il fatto non sussiste” oppure “per non aver commesso il fatto”) per tutti gli imputati.

(segue)