Il 16 dicembre sciopero medici ospedalieri e dirigenti sanitari

"Incremento retributivo come un topolino, 2 caffè al giorno"

DIC 2, 2016 -

Roma, 2 dic. (askanews) – I medici ospedalieri dipendenti del Servizio sanitario nazionale e la dirigenza medica e sanitaria hanno proclamato uno sciopero generale per il prossimo 16 dicembre: “I medici, i veterinari, i dirigenti sanitari dipendenti del SSN denunciano le scelte che Governo e Regioni hanno adottato nei loro confronti attraverso la legge di bilancio 2017, come approvata dalla Camera dei Deputati”.

“Contrariamente a quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio – scrivono in una nota Anasso Assomed, Cimo, Aaroi-Emac, Fvm, Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr), Fesmed, Anpo, Ascoti, Fials medici – il topolino di incremento retributivo, pari al costo di 2 caffè al giorno, che nascerà dalla montagna del fondo per il pubblico impiego non può essere considerato il finanziamento del CCNL dei dirigenti medici e sanitari dipendenti del SSN. Tanto più se il Governo non ferma lo scippo delle loro risorse contrattuali, ad opera di Regioni ed aziende, che possono continuare a fare cassa con i loro soldi, minando il presente ed il futuro della contrattazione aziendale. Se poi tale incremento è destinato, per dirla con il premier, a valorizzare il merito, vuol dire che il nostro, per lui, tanto vale”.

“Di fatto si proroga, solo per noi, un blocco retributivo in vigore da 7 anni, ad onta della sentenza della Corte Costituzionale. Il nostro lavoro, in quanto pubblico, continua ad essere vittima di un pregiudizio, che si direbbe ideologico, se esistessero ancora le ideologie, senza nulla rilevare la sua quantità, qualità e rilevanza sociale. Non meritevole degli strumenti fiscali concessi al lavoro privato, a spese di tutti i cittadini, se non in un’ottica graduale, incerta nei tempi e nelle cifre”.