Censis: relazioni sempre più fragili, in Italia boom dei single

Diminuiscono coppie coniugate e ancora di più sposate con figli

DIC 2, 2016 -

Roma, 2 dic. (askanews) – In Italia è in atto una rivoluzione nelle forme di convivenza: oggi in Italia ci sono 4,8 milioni di single non vedovi (+52,2% nel periodo 2003-2015), 1,5 milioni di genitori soli (con un incremento nello stesso periodo del 107% dei padri soli e del 59,7% delle madri sole), 1,2 milioni di libere unioni (+108%), con un decollo verticale di quelle tra celibi e nubili (+155,3%) e delle famiglie ricostituite non coniugate (+66,1%), mentre nello stesso arco di tempo diminuiscono le coppie coniugate (-3,2%) e più ancora quelle coniugate con figli (-7,9%). Nell’ultimo anno sono stati 139.611 i bambini nati fuori dal matrimonio (+59,9% in un decennio), pari al 28,7% del totale, rispetto al 15,8% di dieci anni fa. E’ quanto emerge dal 50esimo rapporto del Censis sulla situazione sociale del paese.

Seconso il rapporto è evidente “l’erosione delle forme più tradizionali di relazionalità tra le persone e il contestuale sviluppo di modelli diversi che allo stress test dei tradizionali criteri di valutazione delle relazioni formalizzate, come la durata e la continuità, risultano piuttosto friabili”. Vince la spinta ad abbassare le barriere di ingresso e di uscita nelle relazioni affettive.

I millennial sono per l’80,6% celibi o nubili (il 71,4% solo dieci anni fa), mentre i coniugati sono il 19,1% (erano il 28,2%). In maggioranza i giovani non credono che il matrimonio basato sul modello “fino a che morte non vi separi” sia pienamente adeguato per interpretare le relazioni tra le persone: il 53% vorrebbe modelli più flessibili di formalizzazione delle convivenze. Anche perché molti giovani considerano premesse necessarie al matrimonio o alla convivenza: il 71,9% un lavoro e un reddito stabile, il 49,9% avere risparmi accantonati, il 30,4% avere convissuto per un po’ di tempo con la persona scelta, il 27,5% avere portato a termine gli studi.