Referendum, Ronghi (AN): statali, non è contratto solo accordo

Il dirigente nazionale: "chiara e palese marchetta elettorale"

DIC 1, 2016 -

Roma, 1 dic. (askanews) – “Nessun contratto di lavoro, dopo sette anni di attesa, ma solo un accordo transitorio di elargizione di 85 euro lordi non uguali per tutti: è una chiara e palese marchetta elettorale di Renzi che rappresenta un evidente voto di scambio per il referendum di domenica”.

E’ quanto afferma il dirigente nazionale di Azione Nazionale, Salvatore Ronghi.

“Non si tratta, infatti, del rinnovo del contratto degli statali, che dovrà avvenire concertandolo con tutti i sindacati rappresentativi in sede dell’Aran, ma solo di un accordo siglato dal premier nominato con Cgil, Cisl e Uil, sempre pronti a correre in soccorso di chi ha abolito l’art. 18 e intende cancellare dalla Costituzione tutti i riferimenti al mondo del lavoro e al sociale, così come ordinato da JP Morgan”, sottolinea Ronghi, che aggiunge: “sono certo che i lavoratori del pubblico impiego non si lasceranno ingannare dall’ennesima ‘mancia’ di Renzi e che rivendicheranno un contratto di lavoro vero, dopo ben sette anni di attesa, e che non sia un insulto alla loro dignità e professionalità”.