Papa riceve in dono l’antologia di racconti scritti dai carcerati

Un regalo della Società di San Vincenzo De Paoli

NOV 30, 2016 -

Roma, 30 nov. (askanews) – I detenuti delle carceri italiane hanno donato a Papa Francesco l’antologia di racconti dei partecipanti alla nona edizione del Premio Carlo Castelli promosso dalla Società di San Vincenzo De Paoli, in collaborazione con il Ministero della Giustizia, con il patrocinio di Camera e Senato. Il titolo del libro è “Sete di Perdono” ed a consegnarlo direttamente nelle mani di Papa Francesco è stato il dottor Antonio Gianfico, Presidente nazionale della Società di San Vincenzo De Paoli, che è stato ricevuto in udienza lunedì con la delegazione degli organizzatori del Giubileo.

“La speranza è dono di Dio – aveva detto Francesco parlando ai carcerati durante il loro Giubileo all’inizio di novembre – Essa è posta nel più profondo del cuore di ogni persona perché possa rischiarare con la sua luce il presente, spesso turbato e offuscato da tante situazioni che portano tristezza e dolore. Abbiamo bisogno di rendere sempre più salde le radici della nostra speranza, perché possano portare frutto. Non esiste luogo nel nostro cuore che non possa essere raggiunto dall’amore di Dio. Dove c’è una persona che ha sbagliato, là si fa ancora più presente la misericordia del Padre, per suscitare pentimento, perdono, riconciliazione, pace”.

Ora Francesco ha tra le mani questo piccolo volume, che raccoglie le opere finaliste. Alla giuria del premio Castelli sono pervenuti 166 elaborati, provenienti da 80 diversi istituti penitenziari. Tre i vincitori: al primo posto il racconto di Diego Zuin “E allora ti chiedi”; al secondo Simone Benenati con “Perdonare: una grazia infinita da dare e ricevere”; al terzo “Notti tra Morfeo e morfina” di Domenico Auteritano.

Ai tre vincitori sono andati premi in denaro (1000? al primo classificato, 800? al secondo e 600? al terzo). A nome di ciascuno dei tre vincitori sono stati anche devoluti: 1.000 euro per finanziare l’acquisto di attrezzature e materiale didattico di un’aula scolastica in India; 1.000 euro per un progetto formativo e di reinserimento sociale di un giovane adulto dell’IPM “Malaspina” di Palermo; 800 euro per l’adozione a distanza di una bambina del Kazakistan per 5 anni.