Stalking, 30enne condannato a Roma per molestie a Giada De Blanck

Sentenza del giudice monocratico: pena di otto mesi sospesa

NOV 28, 2016 -

Roma, 28 nov. (askanews) – Lui voleva avere un ruolo nella vita di Giada De Black dopo averla notata all’isola dei famosi. Per questo ne ha fatto l’oggetto delle sue attenzioni. Per questo, uno sloveno di 30 anni è stato condannato a otto mesi di reclusione con l’accusa di stalking dal giudice del tribunale monocratico di Roma. L’uomo, resosi già da tempo irreperibile, era arrivato al punto di spiare la De Blanck sino nella sua intimità.

Il primo approccio sarebbe stato tentato tramite il sito del fan club della De Blanck, nel 2004, avrebbe dato il via a un particolare quanto sgradevole corteggiamento. In pochi mesi, tra l’aprile e il gennaio del 2012, l’imputato avrebbe abbandonato sullo zerbino di casa De Blanck una rosa rossa, due ricetrasmittenti, nastri sui quali aveva inciso la sua voce e altri oggetti.

Messaggi tutto sommato gentili ma, considerate le circostanze, altrettanto inquietanti. “Questo era un tipico caso di ‘celebrity stalking’, perché perpetrato da un ‘fan’ nei confronti del suo personaggio pubblico preferito – ha detto l’avvocato Daniele Bocciolini, il legale che assiste Giada De Blanck – Sono casi molto frequenti per i cosidetti vip che spesso mi trovo a difendere. Giada non ha voluto costituirsi parte civile, non vuole risarcimenti ma solo essere lasciata in pace. Mi spiace solo che la sentenza sia arrivata dopo 5 anni dalla presentazione della denuncia. Nella concreta applicazione della normativa sulla violenza contro le donne dobbiamo fare ancora molto”.