Milano, 8 nov. (askanews) – Secondo il pm Roberto Pellicano, sarebbe stata creata all’interno di Bpm una struttura “parallela e deviata verso interessi personali” che, durante gli anni della presidenza Ponzellini (ossia dall’aprile 2009 all’ottobre 2011), avrebbe erogato prestiti per oltre 230 milioni di euro a favore di “soggetti segnalati da ambienti politici o imprenditoriali” in cambio di pagamenti pari complessivamente a circa 2 milioni.
La maggior parte delle accuse al centro del processo rischia di cadere in prescrizione. Nella speranza di scongiurare l’annullamento del procedimento per prescrizione dei reati, il presidente del collegio Guido Salvini ha disposto un calendario di udienze a tappe forzate: quindici quelle fissate entro la fine del 2016, con la prima in calendario per giovedì prossimo. Bisognerà vedere quanto tempo richiederanno le deposizioni dei testimoni già ascoltati che, da un punto di vista pratico, potranno limitarsi a confermare le loro dichiarazioni già rese in aula.