Dossier illegali, pg: condannare in appello Bernardini e Cipriani

Tutti i reati prescritti tranne rivelazione segreto di Stato

NOV 8, 2016 -

Milano, 8 nov. (askanews) – Cinque anni per l’ex funzionario del Sisde Marco Bernardini, altrettanti per l’investigatore privato Emanuele Cipriani. Sono le sole richieste di condanna formulate dal sostituto procuratore generale di Milano, Daniela Meliota, nel processo d’appello sui cosiddetti dossier illegali di Telecom. Una “spy story” tutta italiana che risale ai primi anni del 2000 e che coinvolse alcuni uomini della security interna del gruppo di telefonia e di Pirelli durante gli anni della gestione Tronchetti Provera con l’accusa di aver confezionato illegalmente una serie di report di noti personaggi dell’epoca. Tra le vittime della presunta attività di dossieraggio figurano il giornalista e attuale senatore Pd Massimo Mucchetti, di Democratici di Sinistra (oggi confluiti nel Pd) e l’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi.

Il processo di primo grado si era chiuso nel febbraio 2013 con sette condanne per i presunti componenti della cosiddetta “squadra Tavaroli”, dal nome dell’ex capo della security di Telecom e Pirelli uscito dal procedimento attraverso il patteggiamento della pena a 4 anni e 2 mesi. In particolare, Cipriani era stato condannato a 5 anni e 6 mesi, Bernardini a 7 anni e 6 mesi. Nel frattempo – complici di tempi della giustizia italiana, con il processo d’appello che è stato fissato quasi 4 anni dopo la conclusione del dibattimento di primo grado – la maggior parte delle accuse contestate (associazione a delinquere, corruzione e accesso abusivo al sistema informatico) sono cadute in prescrizione. A circa 10 anni dagli arresti, scattati nel 2006, resta in piedi solo l’accusa di rivelazione di notizie sensibili relative al segreto di Stato.

(segue)