I giudici: soldi per casa Corona a un pregiudicato calabrese -2

NOV 7, 2016 -

Milano, 7 nov. (askanews) – E’ questo uno degli “aspetti ulteriori di presumibile illeicità” che hanno spinto gli inquirenti della Dda di Milano a chiedere il sequestro dell’immobile. Il sospetto dei magistrati è che l’appartamento sia stato acquistato da Corona non solo “previa interposizione fittizia” dell’acquirente (il proprietario risulta il suo ex braccio destro Marco Bonato), ma attraverso un’analoga “interposizione fittizia anche della parte venditrice”, solo “formalmente identificata nei coniugi Ceravolo e Gallo” ma in realtà “sostanzialmente riferibile a Luca De Filippo (commercialista già coinvolto nell’inchiesta romana che ha portato all’ultimo arresto dell’immobiliarista Stefano Ricucci – ndr) con ulteriori ragioni di singolarità consistenti nella verosimile destinazione di buona parte delle somme così corrisposte ad un pregiudicato di origine calabrese, piuttosto che ai coniugi che hanno formalmente venduto”.

A insospettire i magistrati milanesi anche il luogo dove è stato perfezionato l’acquisto dell’immobile: il rogito è stato infatti “effettuato a Reggio Calabria”, ossia “a oltre mille chilometri dal luogo ove si trova l’appartamento”.