Si dimette presidente Torino Musei: da Appendino mancato rispetto

"Non è lei che mi caccia, pregiudizi nei miei confronti"

OTT 24, 2016 -

Roma, 24 ott. (askanews) – Al culmine di uno scontro con la sindaca di Torino Chiara Appendino, Patrizia Asproni, esperta di management culturale e industrie creative, annuncia l’addio alla Fondazione Torino Musei, della quale era presidente dal 2013: “Non è lei (Appendino, ndr) che mi caccia, non potrebbe neppure farlo. Sono io che mi dimetto. Tolgo il disturbo. È un problema di mancato rispetto, delle competenze e del lavoro svolto. E ormai anche di profonda sfiducia in questa amministrazione”, dice Asproni in un’intervista oggi al Corriere della Sera.

“Il caso Manet non esiste”, precisa: “Nonostante le mie incessanti richieste, non ho mai avuto un contatto diretto con la sindaca. Il problema è politico. La sindaca e i suoi collaboratori hanno affermato più volte il loro no alle cosiddette mostre blockbuster. E poi mi viene rimproverato, e in che maniera, di non fare una mostra blockbuster. Molto irrazionale. La reazione della sindaca risponde più alla tutela della sua immagine che non a quella della città”.

Sulla politica culturale della nuova amministrazione 5 Stelle “non vedo un orientamento chiaro. Solo una pesante ingerenza su un ente autonomo. Nei miei confronti c’è stato un pregiudizio che prescinde anche dai risultati ottenuti. Ho la mia dignità. Buon lavoro alla sindaca e tanti auguri a Torino. Ne ha bisogno”, conclude Asproni.