Morcone: pregiudizio Europa contro Italia, no lager per migranti

Il prefetto del Viminale: ci chiedono hot spost e centri chiusi

OTT 19, 2016 -

Roma, 19 ott. (askanews) – Il prefetto Mario Morcone, capo dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno, ha denunciato il “forte pregiudizio” nei confronti dell’Italia da parte degli altri paesi europei, e in particolare “l’insopportabile atteggiamento” dei paesi del gruppo di Visegrad (Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia e Ungheria), nel corso di una audizione davanti al Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, comportamenti ingiustificabili poiché, ha spiegato il dirigente del Viminale, “da metà del 2015” l’Italia ha fatto e sta facendo il proprio dovere, mentre sono solo 1318 ad oggi i rifugiati giunti in Italia ricollocati in altri paesi Ue, in contrasto con le ben più consistenti previsioni della commissione presieduta da Jean-Claude Juncker.

“Persiste un pesante pregiudizio rispetto all’Italia”, ha detto Morcone rivolgendosi alla commissione presieduta da Laura Ravetto (Fi-Pdl), “e una sorta di ossessione rispetto all’Italia: loro sono pronti a darci denaro e risorse purché facciamo centri chiusi e hotspot. Noi i i campi di concentramento in questo paese francamente non li faremo, non ci sono le condizioni, su questo si devono mettere l’anima in pace”, ha detto il prefetto, sottolineando che l’obiettivo è invece un sistema di accoglienza diffuso nei comuni, realizzato di intesa con l’Anci (Associazione nazionale comune italiani) “senza creare sconquassi nei territori”.

(segue)