Federculture, si torna a spendere per cultura: ok musei e teatro

67,8 miliardi di euro nel 2015

OTT 19, 2016 -

Roma, 19 ott. (askanews) – Cresce del 4% la spesa delle famiglie italiane per cultura e ricreazione: nel 2015 pari a 67,8 miliardi di euro, recuperando buona parte di quanto perso con la crisi nel 2012/2013.

Per la cultura nel nostro paese il vento è cambiato: maggiori risorse economiche per il settore e i soggetti che vi operano (in due anni la spesa in cultura, infatti, è aumentata di 4 miliardi, +6% sul 2013); crescente autonomia operativa ai musei statali; nuovo protagonismo nell’agenda del Paese. Non si può non riconoscere la tendenza in atto che ha restituito alla cultura un ruolo centrale nelle politiche nazionali per lo sviluppo economico e sociale.

E’ questo il messaggio positivo che emerge dalle pagine del 12esimo rapporto annuale Federculture, “Impresa Cultura. Creatività, partecipazione, competitività” presentato questa mattina.

Il rapporto descrive un settore investito, dopo anni di stasi, da politiche di respiro strategico che coniugano valorizzazione della cultura, come uno dei maggiori fattori competitivi dell’Italia, e promozione della conoscenza, in particolare tra i giovani, per favorire la partecipazione dei cittadini alla tutela e fruizione del patrimonio nazionale.

Un impegno che sembra premiato dai risultati positivi che si registrano in molti ambiti, segnando un oggettivo recupero in particolare rispetto al crollo dei consumi culturali che si era registrato nel 2012 e 2013 quando la spesa culturale degli italiani diminuiva del 7% e la fruizione segnava un calo a due cifre (teatro -15,5%, mostre -12,8%, concerti -14,4%).(Segue)