Caporalato, Rossi (Toscana): pene amministrative a imprese

"Colpire non solo sotto l'aspetto penale"

OTT 19, 2016 -

Firenze, 19 ott. (askanews) – “La mia idea è che il datore di lavoro deve essere chiamato in causa non solo sotto l’aspetto penale ma soprattutto sotto quello amministrativo”. Lo ha detto il presidente della Toscana, Enrico Rossi, parlando del caporalato a Radio Inblue. “Per questo -ha ricordato Rossi- mi sono rivolto all’Unione Europea”, perché la proposta del governatore è che siano penalizzati sul fronte dei fondi europei proprio gli imprenditori che sfruttano il caporalato. “Ciò che è stupefacente col caporalato -ha detto ancora Rossi- e, ad esempio, con le manifatture cinesi, è che ormai si dà per scontato che non ci debbano più essere dignità e rispetto per il lavoro. E quindi riaffermare un impegno forte contro gli abusi e lo sfruttamento brutale, non è facile, ma -ha affermato Rossi- alla fine trovo che c’è ancora una sensibilità. Le associazioni di categoria in agricoltura hanno reagito positivamente alle mie proposte. Quel che è cruciale è chiamare in causa il datore di lavoro”. Per Rossi, “i proprietari dei terreni, gli imprenditori agricoli” non possono sempre dire di “non sapere nulla”.