Uno bianca, Savi in sciopero fame: chiede trasferimento da carcere

Il difensore: legge uguale per tutti, può usufruire di benefici

OTT 18, 2016 -

Roma, 18 ott. (askanews) – “I reati che ha commesso Fabio Savi sono certamente gravi e non condivisibili. Mi spiace e sono vicina alle famiglie delle vittime ma se ‘la legge e’ uguale per tutti’ non vedo perché Savi non possa ottenere i benefici previsti dal nostro ordinamento giuridico”. Così l’avvocato Fortunata Copelli, difensore dell’uomo condannato per i fatti della Uno bianca, risponde alle polemiche sollevate dopo la notizia della protesta inscenata dal suo assistito con lo sciopero della fame cominciato il 10 ottobre e tesa al trasferimento dal carcere.

Ai familiari delle vittime che hanno biasimato l’iniziativa la penalista ha spiegato: “Non c’è nessun commento a quanto dichiarato. Vorrei soltanto riferire di far eliminare le leggi sull’ordinamento penitenziario e, soprattutto, il concetto di ‘reinserimento’ sociale dei detenuti tutti”. Insomma se “ci si oppone così tanto non dovrebbe prendersela solo se Savi chiede qualcosa che già altri detenuti hanno ma dovrebbe – secondo il mio modesto avviso – adoperarsi affinchè vengano eliminate le norme dell’ordinamento penitenziario e/o chiedere la modifica solo per Savi”.

L’avvocato Copelli rispetto a Savi ha poi aggiunto: “Certo non cancello né dimentico il suo passato né lo giustifico ma sono il suo legale e credo nel suo cambiamento”. Savi, che ha 56 anni, vuol lasciare la Sardegna ed andare in un altro penitenziario.