Protezione civile: 88 persone sono ancora nelle tende

Si va verso la preparazione delle soluzioni abitative d'emergenza

OTT 18, 2016 -

Roma, 18 ott. (askanews) – Secondo l’ultimo bilancio del Dipartimento della protezione civile, sono 1.181 le persone ancora assistite nei campi o negli alberghi dopo il sisma del 24 agosto che ha colpito il centro Italia, ma è sceso, intanto, a 88 il totale delle persone ancora alloggiate in tenda nelle quattro regioni: 20 in Umbria, 34 nelle Marche e 34 ad Amatrice, nel Lazio, dove tra oggi e domani chiudono cinque delle sei aree di accoglienza ancora attive, consentendo così l’avvio delle attività propedeutiche all’installazione delle soluzioni abitative d’emergenza (Sae). Non risultano invece più assistiti in tenda in Abruzzo.

Sono complessivamente 814 i cittadini ospitati in alberghi e strutture ricettive distribuite nelle province interessate dal sisma del 24 agosto più della metà negli hotel di San Benedetto del Tronto. In 145, invece – tra abruzzesi, amatriciani e accumolesi – hanno scelto di trasferirsi presso le abitazioni del progetto C.A.S.E., messe a disposizione nel comune dell’Aquila, o nei Moduli abitativi provvisori localizzati in altri comuni d’Abruzzo. Restano, infine, 134 le persone ospitate in residenze sanitarie assistenziali nelle quattro regioni colpite dal sisma del 24 agosto.

Scade oggi il termine ultimo per la presentazione ai Comuni o ai Centri operativi comunali delle istanze di sopralluogo per edifici privati per le verifiche di agibilità nei territori colpiti dal sisma del 24 agosto.

Rispetto alle schede di valutazione già concluse, gli esiti di agibilità cambiano da regione a regione: nel Lazio, al momento, gli edifici dichiarati agibili sono oltre il 35%, nelle Marche quasi il 43%, in Umbria il 65%, in Abruzzo oltre il 66%.

Le attività di verifica di agibilità sugli edifici privati, sono iniziate nei primi giorni di settembre e a oggi – ha sottolineato il Dipartimento della Protezione civile – sono oltre 67mila le richieste pervenute: più di 39mila nelle Marche, diecimila nel Lazio, più di novemila in Umbria e quasi novemila in Abruzzo Red/Gtu MAZ